Mutui: con surroga green rata più bassa del 25%

Secondo Facile.it, i tassi su questo genere di finanziamento partono infatti dal 2,45%, con un indice del 3,10% per le surroghe ordinarie. Su un finanziamento standard, si potrebbe portare la rata da 750 a circa 570 euro, con un risparmio di quasi 180 euro

A gennaio 2024 le surroghe dei mutui green – destinate ai proprietari di abitazione in classe energetica A o B che vogliono cambiare banca – permettono di abbattere le rate fino al 25%. I tassi su questo genere di finanziamento partono infatti dal 2,45%, con un indice del 3,10% per le surroghe ordinarie. È quanto emerge da uno studio di Facile.it.

In generale, secondo l’analisi, la sottoscrizione di finanziamenti green presenta condizioni molto favorevoli. Prendendo in considerazione un finanziamento standard (126mila euro da restituire in 25 anni e a fronte di un loan to value del 70%), i migliori tassi fissi per un mutuo prima casa partono da 2,60%, con una rata mensile pari a 572 euro. I tassi fissi agevolati scendono però ulteriormente, a 2,45%, per chi usufruisce di surroghe legate a immobili a basso impatto energetico. Il potenziale risparmio è notevole anche per chi ha un mutuo a tasso variabile di recente sottoscrizione.

Ipotizzando un finanziamento standard, il beneficiario potrebbe abbattere la sua rata fino al 25%, portandola da 750 euro a circa 570 euro, con un risparmio di quasi 180 euro. «Il calo degli indici ha determinato una diminuzione significativa dei tassi fissi offerti dalle banche e la surroga può diventare un’opportunità estremamente vantaggiosa per chi ha un mutuo a tasso variabile, ma anche per chi ha un fisso sottoscritto a partire dalla seconda metà del 2022 – ha spiegato Ivano Cresto, managing director prodotti di finanziamento di Facile.it. -. Oggi, poi, gli istituti di credito stanno dando molta attenzione anche ai finanziamenti destinati alle case nelle prime classi di efficienza energetica, con un importante impulso ai mutui green, che già lo scorso anno rappresentavano il 7,2% delle richieste totali sulla prima casa».

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